martedì 9 gennaio 2018

Baby shower o Blessing way?


Ottavo mese di gravidanza. 
Il parto si avvicina, la mamma comincia a ritirarsi dalla vita professionale, ha bisogno di calma e tanta tanta voglia di dedicarsi alla preparazione del grande evento. 
E' un momento nel quale preparare la cameretta del bambino, o pensare a dove dormirà, acquistare o recuparare dalle amiche già mamme il corredino, pensare al passeggino, all'ovetto e a tutto il necessario per la vita con il bebè. 

È anche il momento in cui la futura mamma  cerca un sostegno morale, psicologico e talvolta materiale con le figure femminili della sua vita. Ritrovarsi per festeggiare insieme l’imminente arrivo di un bimbo, è un modo per rafforzare i legami femminili, anche in vista della rete che di sostegno e relazioni così importanti nel post-partum. 

La festa prima della nascita del bebè è diventata celeberrima in diversi paesi, dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Gran Bretagna alla Spagna, alla Francia con denominazioni differenti: Baby Shower, Blessingway, Cha de bebé, Fazadura, Stork Party, festa della cicogna, “sprinkle”, Valaikappu.

Ma queste feste sono tutte uguali?  
Vediamo le due più diffuse in Italia, il Baby Shower e il Blessing Way.

martedì 19 dicembre 2017

Placenta e compleanni

Oggi festeggio il quinto compleanno del mio quarto figlio, il più piccolo. Sto preparandogli una torta e sono reduce da poco da un incontro sulla placenta tenuto da Ilaria Emiliani.

Con ancora nella mente bellissime immagini di bimbi accanto alle loro placente in Lotus Birth o anche dentro alle pance delle loro mamme, rifletto e preparo la torta al cioccolato. 


Immagine https://www.mandalajourney.com/


Ricordo come tempo fa, alla Scuola delle Doule, Emanuela Geraci ci avesse ricordato l'origine della parola "placenta" e avesse nominato la torta di compleanno in relazione alla placenta (trovate tutto il suo interessante intervento sulla pagina di Mondo Doula intitolato  Placenta e destino). 

Focaccia dolce da
http://cucinamedievale.altervista.org/placenta/

Lei spiega come <<l'etimologia di placenta derivi dal latino "placui", che vuol dire “ciò che piace”. I Romani chiamavano “placente” le focacce cotte di grano. Per lo più erano focacce dolci, buone da mangiare.
Placenta è dunque ciò che piace, ciò che da piacere, come una bella focaccia calda appena sfornata. In alcune culture la placenta viene chiamata “il dolce della mamma”, e se pensiamo alla nostra torta di compleanno che ogni anno festeggia la nostra nascita è rotonda come una placenta.>>


Foto http://www.emmajeanphotography.com


E cucinando la torta per mio figlio mi rendo fisicamente conto che quella che noi prepariamo per il compleanno, solitamente rotonda, rappresenta davvero la placenta, la compagna della vita intrauterina che ogni bimbo lascia quando nasce, come scrive Emanuela. 

La placenta viene quindi inconsapevolmente evocata e sacrificata, ogni comple-anno. 
E inconsapevolmente onorata.




Sì perché la placenta rappresenta ben l'80% del prodotto del concepimento: è davvero  parte del nostro bambino. Una parte importantissima e si dedica durante la gravidanza a nutrirlo e a sostenerlo, facendogli arrivare nutrimento e ossigeno.  E' merito suo se il bambino cresce e nasce sano, infatti malformazioni  o problemi alla placenta sono davvero pericolose per la sopravvivenza del bambino. 


Quando il bimbo nasce, la sua placenta, la sua compagna, carne della sua carne, viene quasi sempre sacrificata. Viene separata da lui, molto spesso anche in maniera prematura e repentina, e dimenticata e buttata via. 



Torta per Baby Shower ispirata alla placenta in sala parto. 

A volte invece viene mantenuta e curata (Lotus Birth) permettendole di esplicare la sua funzione nutritiva fino in fondo. Altre volte ancora, pur separata dal bambino con il taglio del cordone ombelicale, viene conservata e ringraziata e valorizzata con riti e onori (ad esempio sepolta vicino ad un albero, a ricordare le radici del bebè). 


Ripensando alla nascita del mio bambino e alla sua placenta non posso fare nient'altro che ricordarla e celebrarla oggi,  nel momento in cui fotograferò mio figlio raggiante davanti alla sua torta-placenta, con le sue cinque candeline accese.  Una volta all'anno per poco di nuovo connesso a lei, unito da un immaginario cordone.


Chissà, che forse anche il gesto di spegnere quelle candeline non rappresenti proprio il legame tra i primi respiri (espiri) del bambino e lo spegnersi della funzione della placenta

E il fatto di ritrovarsi intorno a lei, tutta la famiglia, e lasciarci di nuovo nutrire da lei, ricorda antiche usanze di utilizzare tutta o parte della placenta come alimento per la mamma o la famiglia. 

Placenta: la sorellina, il nutrimento,  il gemello,  il nutrimento, il sostegno. 

Quante cose dentro una semplice torta di compleanno 💗

martedì 14 febbraio 2017

Tanti servizi per maternità e dintorni


L'Associazione Semi di Vita, che ha sede a San Daniele del Friuli ma opra in diverse località del friuli collinare, da qualche anni ha raccolto il testimone del nostro primigenio progetto Madre Natura. 
Organizza:

  • CERCHI DI MAMME IN ATTESA E CON BIMBI FINO A 12 MESI DI ETA'
  • INCONTRI LABORATORIALI PER BIMBI 0-3 E 3-6 E FAMIGLIE
  • CERCHI DI DONNE (Tende Rosse e Cerchi a Tema)
  • CORSI PRATICI SULLO SVEZZAMENTO 
  • ACCOMPAGNAMENTO INDIVIDUALE IN GRAVIDANZA E PUERPERIO
  • E TANTO ALTRO, DA -9 A +36 MESI E ANCHE FINO A 6 ANNI....

Volete partecipare? Saperne di più?
Esplorate la nuova pagina web della Associazione www.semidivita.it: troverete quello che fa per voi!

martedì 11 ottobre 2016

Prodromi a chi?


Esiste una parola che io non amo per nulla: prodromi.  
Si tratta di quella fase al termine della gravidanza in cui l'utero e tutto il corpo si prepara al travaglio imminente e che può durare parecchi giorni e settimane, oppure poche ore e non essere quasi avvertita.

Si tratta della fase preliminare al travaglio.
Un momento in cui il corpo lavora tantissimo, e mette le basi per il lavoro successivo, ovvero il travaglio attivo e l'espulsione del neonato.

È un momento importante. Può durare poche ore o settimane. Con il mio secondo è iniziato alle 9 del mattino, alle 13 ero in ospedale per un controllo (eravamo alla 41+6) e mentre io ero convinta di partorire di li a poco, l'ostetrica mi ha detto che secondo lei non stava succedendo nulla. Dopo una pizza in pizzeria alle 16 ero di 4 cm e alle 21,30 stringevo il mio piccolo tra le braccia. Con mio ultimo parto questa fase preliminare è iniziata il 3 dicembre sera, per finire il 18 dicembre.

Amate il vostro travaglio preliminare,  può essere lungo come può  essere così breve da non accorgersi di lui. Coccolatevi,  prendetela calma e ricordate la parola magica: "piacere". Fate le cose che vi piacciono, e onorate il vostro corpo che sta lavorando, con amore e determinazione e con i suoi personalissimi ritmi. <3

sabato 6 agosto 2016

Allattamento, cosa è importante sapere prima


Ecco vi dico la mia, come mamma che ha allattato con alterne vicende quattro figli, come mamma che sostiene le altre mamme nell'allestimento al seno, come doule e in occasione della settimana mondiale dell'allattamento al seno.

Allattare può essere la cosa più semplice del mondo, come pure quella più complicata.


Alle mamme che desiderano allattare i propri figli e che a volte si chiedono come succeda che molte amiche escono dall'ospedale già con il biberon, dico che ci sono,  secondo me, delle cose che è importante sapere prima di partorire per avere buone chance di allattare al seno la propria creatura, ovvero:

A) avere delle consapevolezze di base (vedi sotto). Io consiglio ad esempio di leggere "Un dono per tutta la vita" di Carlos Gonzales,  pediatra spagnolo, che da una panoramica dei meccanismi fisici, psicologici e anche sociologici con cui funziona l'allattamento al seno. È di facile lettura,  e va letto assolutamente in gravidanza, magari anche dai papà e dalle nonne se vogliono.