scritto da Roberta Leonarduzzi
Si tratta di un documentario nel quale si è voluto indagare e soprattutto presentare le relazioni tra come un bimbo viene al mondo e la sua salute lungo tutto il corso della sua vita.
La salute dell'uomo è legata a filo doppio con la presenza nel proprio corpo di un numero immenso di batteri che costituiscono la sua flora batterica e che dalla origine della specie fanno parte integrante di quel macroorganismo che è l'uomo. L'uomo si è coevoluto con li batteri che lo abitano. eliminarli completamente, o eliminarne una parte, sarebbe come eliminare dentro a un bosco secolare una serie di specie arboree: l'equilibrio ecologico non sarebbe sicuramente lo stesso.
Pensate che se il corpo dell'uomo è costituito da 1012 (ovvero 1.000.000.000.000) cellule umane complesse, con DNA umane, propriamente appartenenti al nostro corpo ed ospita 1016 (10.000.000.000.000.000) altre cellule nel proprio corpo, tra batteri, funghi, virus e protozoi.
Ovvero per ogni nostra cellula umana ce ne sono 10.000 altre con un altro DNA che abitano il nostro corpo e aiutano a farlo funzionare così come lo conosciamo e pensate, il numero di geni totale del microbiota è stimato essere 100 volte il numero di geni del genoma umano.
Incredibile?
Cosa fanno queste altre cellule (microbiota umano)?
una buona parte è presente nel tratto digerente, in bocca, e nell'intestino, ma importantissima è la flora batterica delle parti intime, e della pelle.
Questa massa di batteri non sono un sistema a parte, una struttura parassitaria. Sono invece parte integrante del nostro corpo e formano un ecosistema con esso. I batteri collaborano e competono con le nostre cellule e la loro azione o la loro mancanza con-causano malattia.
infatti rappresentano una barriera per i numerosi agenti patogeni introdotti dall’esterno che cercano di colonizzare l’intestino e dalle mutazioni endogene, hanno un importantissimo ruolo immunitario poiché ha la funzione di evitare che batteri intestinali possano attraversare la mucosa ed arrivare ai tessuti, sintetizzano la vitamina K, numerose vitamine del gruppo B (B 1, B2, B5, B6, B 12), vitamina PP, vitamina H, acido folico, ecc., disgregano sostanze che il nostro sistema non è in grado di smantellare, come le cartilagini e le molecole di cellulosa.
In rari casi, può capitare che il microbiota intestinale del neonato non sia ancora in grado di produrre la vitamina K e quindi, in via precauzionale, ogni neonato ne riceve un'iniezione intramuscolare.
Ogni individuo possiede il suo proprio microbiota, i ricercatori dell'INRA hanno messo in evidenza l'esistenza di un piccolo numero di specie condivise da tutti che costituirebbero il nucleo filogenetico del microbiota intestinale umano.
Alla nascita il tratto digerente dei neonati è completamente sterile e viene colonizzato immediatamente, a partire dal parto, dai microorganismi con cui viene in contatto provenienti dal tratto riproduttivo e fecale della madre.
Successivamente i batteri provengono dalla pelle della madre con cui avrà (si spera) il primo contatto, dall'allattamento, dall'ambiente, ed in fine dai cibi che nel tempo ingerirà.
Il documentario mette in evidenza come i tratti digerenti dei neonati partoriti con cesareo vengono colonizzati inizialmente da batteri presenti nell'ambiente (ospedaliero), non venendo in contatto con quelli della madre, e similmente i neonati non allattati artificialmente saranno maggiormente colonizzati da batteri ambientali piuttosto che di derivazione umana.
Microbirth mette l'accento sul fatto che durante la nascita avvengono delle modificazioni dei geni (epigenesi) e dell'organismo umano che la scienza non ha completamente indagato e che le modificazioni indotte dalle tecniche salvavita ma attualmente utilizzate su vasta scala (taglio cesareo, di uso antibiotici, di ossitocina sintetica, alimentazione artificiale del neonato, ecc) sull'organismo umano non sono state sufficientemente esplorate.
Il sospetto è che l'aumento vertiginoso di malattie non trasmissibili quali l'obesità, le allergie, la celiachia, l'asma, il diabete di tipo 1 e le malattie cardiovascolari e le malattie psichiche quali la depressione assolutamente crescenti nelle giovani generazioni abbiano una loro origine anche nel mancato rispetto della fisiologia e naturalità del parto e del rapporto simbiotico della mamma e del bambino nelle prime fasi della vita.
Chiaramente altre cause già accertate di queste malattie sono l'inquinamento, la sedentarietà, il fumo, l'alimentazione non corretta.
Anche l'allattamento ha un ruolo importantissimo. Nel latte materno sono contenuti zuccheri (oligosaccaridi) non digeribili per il bimbo, che si è da poco scoperto sono utili a nutrire la flora batterica del neonato e dirigerne positivamente lo sviluppo. Allattare fino a due anni auspicabile per mantenere un corretto equilibrio della flora batterica.
Tutte queste informazioni ci vengono date nel documentario da fior di scienziati provenienti dalle migliori Università del mondo.
Quindi diciamolo, battersi per un parto naturale, non è solo una moda, ma una necessità per garantire una salute migliore alle nuove generazioni, sostenuta anche da evidenze scientifiche!
(e non è un caso che sia stato proprio l'ordine delle ostetriche a volerlo mostrare gratuitamente al pubblico)
Per vederlo in streaming a pagamento (6 euro circa) o acquistarlo ( 30 euro) collegarsi a microbirth.com/italiano/
scritto da Roberta Leonarduzzi
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